Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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venerdì 12 agosto 2016

L'INFAME COLONNA


Sansonetti ripubblica su Il dubbio la "Storia della colonna infame" di Alessandro Manzoni, una lettura utile certo non solo agli studenti, ma a tutti coloro che a sinistra hanno delegato il cervello politico all'ammasso del potere più forte, la magistratura, trasformando la scena politica in un ring di melma fangosa. Egli scrive:
"(..) La critica del potere. Tutto lo scritto di Manzoni torna continuamente su questo punto. L'eccesso del potere, la discrezionalità, la possibilità per una persona di decidere il dolore, il terrore, la vita o la morte di un'altra persona, al di fuori da ogni controllo, di ogni verifica, e persino, molto spesso, di ogni ricerca della verità.
Questo forse è il tema più moderno che Manzoni mette sul tavolo. Nessuna critica del potere è possibile se esclude la critica del potere giudiziario. Perché il potere giudiziario è il potere dei poteri. E invece il dibattito politico, da circa quarant'anni, in Italia, ci ha offerto una conoscenza del potere del tutto "deviata", passata per il prisma di rifrazione del giustizialismo. Che ha sedotto e sottomesso l'intera intellettualità. Per cui l'immagine che si afferma è quella di una lotta aperta condotta da una magistratura libera, indipendente ed eroica, che si oppone al potere politico e alle sopraffazioni, in nome del popolo e dei suoi interessi. È una immagine rovesciata rispetto alla realtà. La magistratura è il potere, vive nel potere, esprime il potere, controlla il potere rifiutando di essere controllata. E' l'unico potere incontrollato esistente, nella società contemporanea, cioè l'unico potere puro, essenziale, assoluto.(..)
Possiamo affidarci alla speranza che la magistratura del diritto prevalga sulla magistratura del potere? O invece bisogna pensare a riforme che limitino il potere, aumentino i controlli, i contrappesi, ed esaltino i diritti del diritto? (..)"
da Il dubbio, 11/08/2016
Eppure, a sinistra, c'è chi continua ad amare la società della gogna e della forca, e si appoggia ai 5stelle e ai Travaglio della convenienza a fasi alterne, senza principi e senza progetto di societa'.....Un errore che mai avrebbero commesso i nostri ispiratori, che pagarono caro il potere dei poteri al servizio dei regimi, solo per cit. l'anarchico Passanante o il comunista Gramsci (fe.d.)

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