Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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lunedì 5 settembre 2011

SCIOPERO GENERALE DELLA CGIL

E’ del tutto evidente che non abbiamo alternative: lo sciopero generale di domani non potrà che essere l’inizio di un lungo e determinato ciclo di lotte volto alla caduta del governo, alla cancellazione dal basso di questo ormai ultraventennale e cupo potere berlusconiano. E’ tempo davvero che si costituisca sul campo, nelle piazze, attraverso la consapevolezza del pericolo antidemocratico e antipopolare, una vasta alleanza democratica, popolare , di sinistra e comunista avente l’obiettivo di aprire finalmente le finestre su questa stanza ormai ammorbata che è l’Italia. Si sente nell’aria, dalla rabbia dei lavoratori, dal disagio sociale, dalla sempre più vasta consapevolezza di che cosa è Berlusconi e il suo governo; si sente nell’aria, e non solo dal crollo di consensi al centro destra di cui ci parlano i sondaggi, che la sconfitta del regime potrebbe essere vicina, che “ il cambio” potrebbe avvenire.
Sta alle forze democratiche, di sinistra, comuniste, alle forze sindacali avanzate “sentire” il vento che tira, il nuovo senso comune popolare nascente.
Il cambio è nell’aria. Rispetto a ciò occorre essere sponde consapevoli della volontà popolare. Battersi ora, dare la spallata finale attraverso l’onda sociale, non intraprendere scorciatoie nefaste come “il governo tecnico”. Che dallo sciopero generale di domani, 6 settembre, inizi la lotta e i giorni di una nuova Liberazione.

Se la lotta inizia ci saremo tutti.

Fosco Giannini, dal sito le L'Ernesto

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